Il progetto sviluppa due volumi orientati perpendicolarmente rispetto a via Civitavecchia. La scelta infatti è quella di concentrare la volumetria a disposizione all’interno di due stecche che si dispongono nell’area offrendo quindi maggiore spazio per il verde e le attività sociali. Questo consente di sottolineare a livello fisico e percettivo il collegamento tra la città ed il parco e tra il parco e la città, garantendo nel contempo una protezione dal nuovo complesso RCS e favorendo invece la dispersione verso l’edificato esistente nella direzione opposta.
Il posizionamento degli edifici nel lotto con lo stesso ritmo dell’edilizia residenziale esistente, e lo spazio che si viene a creare tra loro consente e accompagna lo sguardo, apre l’interesse e la curiosità del cittadino verso la grande quinta verde costituita dal parco Lambro. I due edifici oltre a creare essi stessi una direzione ed un portale al parco, generano tre spazi aperti con differenti caratteristiche: il boulevard che porta la città nel parco, intermezzato da luoghi di interesse sociale (i servizi alla città) e spazi ludici ricreativi. L’ampio corridoio di verde adiacente, fortemente caratterizzato da alberi e presenze vegetali, porta invece il parco all’interno della città, lo spinge fino a via Civitavecchia. Ma non finisce qui, perché se da un lato avviene una compenetrazione bidimensionale orizzontale tra edificato e parco, anche a livello tridimensionale siamo di fronte a questa situazione grazie ai grandi tetti trattati a verde su livelli diversi che portano la quiete del parco fin dentro l’edificio. Queste grandi terrazze infatti consentono una vista diretta sul parco da una posizione privilegiata che garantisce la tranquillità e la contemplazione, ed essendo poi fruibili dai condomini direttamente dal piano dei servizi dedicato a loro, e contenendo attrezzature per bambini ed anziani, si configurano come una sorta di parchi privati che vivono all’interno del parco pubblico. Questa percezione di quiete e di tranquillità viene proiettata anche sulla via Civitavecchia grazie al tetto verde che si affaccia sulla piazza alla testa del complesso.
Le logge, le rientranze, i giochi dei pieni e dei vuoti nelle facciate, sono pensati per favorire le viste e le sensazioni di calma e di benessere ingenerate dalla presenza del parco, quasi fossero le cavità di una spugna che le assorbe.
I due corpi di fabbrica si sviluppano in diversa densità edilizia, concentrata più sul primo che si confronta con l’area RCS, e diluita nel secondo che si rapporta con il contesto residenziale al confine dell’area di progetto. In particolare il fronte dell’edificio A che guarda l’RCS adotta un linguaggio chiuso e indifferente assurgendo a ruolo di schermo-scudo-schiena che protegge dallo sguardo reciproco delle diverse utenze configurandosi come un muro abitato. Le superfici vetrate diminuiscono e l’aspetto è quello di una facciata chiusa che migliora quindi il rendimento di isolamento termico nei lati nord-ovest nord-est aiutando nel contempo il risparmio energetico dell’edificio. L’edificio B per la facciata rivolta all’esistente edilizia popolare, attraverso le volumetrie mosse e le frequenti aperture che creano direzioni trasversali rispetto al corridoio verde, e anche attraverso il disegno dei percorsi e alla particolare forma della pavimentazione genera un dialogo che consente l’integrazione tra l’esistente ed il progetto. Il lato più favorevole al sole è quindi privilegiato e arricchito da ampie superfici vetrate che consentono una più efficace esposizione degli ambienti alla luce solare.
I due fronti contrapposti degli edifici A e B, si rapportano come le sponde di un fiume, forme fluide diverse ma simili, guidano il flusso dalla città al parco e viceversa. Lo spazio tra questi compreso si configura quindi come una piazza allungata, come un boulevard che però è interrotto da squarci nel terreno che hanno la duplice funzione di aprire lo sguardo dall’alto verso il basso e viceversa, e di areare il parcheggio sotterraneo. Il flusso è quindi rallentato da queste interruzioni, come fossero isole che rallentano la corrente e conducono la quiete di un calmo estuario che sfocia nel parco.
DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA
L’intervento consiste nella progettazione di due edifici polifunzionali contenenti residenza e servizi, e un sistema di spazi aperti destinati a piazze e giardini. Gli edifici si differenziano per la diversa utenza residenziale: l’edificio A ospita alloggi per l’edilizia residenziale sociale PERCS (sovvenzionata dalla Regione Lombardia), mentre l’edificio B è composto di alloggi per l’edilizia comunale (sovvenzionata dal Comune di Milano). Questi possono essere realizzati in due fasi successive di costruzione e quindi suddividersi in due lotti salvo per la parte del piano interrato che logisticamente e spazialmente interessa i due corpi di fabbrica.
Gli edifici contengono una quota di servizi distinti:
- servizi specifici a beneficio esclusivo dei condomini collocati all’interno del corpo in elevazione dei rispettivi fabbricati, questi consistono nello specifico in spazi dedicati al sostegno
- scolastico e al doposcuola, al locale per deposito attrezzi e primi interventi di manutenzione, al locale per la gestione dei giardini pensili
- servizi compatibili con la residenza di tipo commerciale (nello specifico una farmacia, un alimentari, una edicola e due bar-tavola calda) collocati al piano terra degli edifici.
- servizi al quartiere e alla città individuati grazie ad una analisi che ha evidenziato la necessità di inserire nell’area di progetto:
1 spazi per attività culturali ed aggregative quali una biblioteca con annessa sala proiezioni
2 un centro diurno per la assistenza e la cura degli anziani e dei disabili
3 mini alloggi per il sostegno all’autonomia (ragazze madri, disabili intellettivi lievi e comunità per assistenza ai minori)
Il piano terra degli edifici è principalmente occupato dai servizi e solo nel corpo B ospita una consistente quota di residenza. La continuità con il sistema degli spazi aperti e la sua integrazione con l’edificio è garantita da una parziale occupazione del piano terra e dalla presenza di luoghi e percorsi protetti, cui l’offerta dei servizi si struttura come cerniera tra la residenza e città.
Gli edifici contengono complessivamente 130 alloggi di cui 90 per il corpo A e 40 per il corpo B, complessivamente propongono 7 tagli di alloggi differenti, le tipologie abitative vanno da un minimo di mq 40 ad un massimo di mq 99 . L’offerta tipologica si differenzia anche attraverso le distinte soluzioni degli spazi aperti che sono i balconi i terrazzi le logge e i giardini privati inoltre si distinguono per la tipologia di accesso alle unità abitative. Una porzione di alloggi nel corpo A è distribuita da una sistema di ballatoi e piazze belvedere la rimanente è distribuita direttamente dai corpi scala. Una porzione di alloggi del corpo B è costituita da abitazioni al piano terra con distribuzione verticale interna su due livelli e giardino privato, al piano la rimanente è distribuita direttamente dai corpi scala.
Gli edifici sono serviti da un uno piano interrato comune contenente 150 posti auto, le rispettive cantine di pertinenza agli alloggi e il locali tecnici quali:
· 11 locali contattori elettrici
· 2 locali caldaia ( dove sono collocate due caldaie rispettivamente l’una per la produzione dell’acqua calda sanitaria che si alimenta grazie al sistema solare termico collocato sulle due coperture e l’altra per l’alimentazione dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento con alimentazione di gas metano). il sistema prevede uno scambiatore di energia che in caso di sovrapproduzione (in particolare nei mesi estivi) vada ad integrare l’alimentazione dell’impianto di raffrescamento e riscaldamento.
· Una cisterna di 24.000 litri per il raccoglimento delle acque piovane con pompa per l’alimentazione dell’impianto di irrigazione dei giardini.
· 4 locali di ispezione braga fognatura
Il piano interrato è distribuito da una rampa di accesso in linea di pendenza 15%, il piano è suddiviso in 3 compartimenti al fuoco e areato dalle necessarie griglie di areazione a piovere collocate sul solaio di copertura del piano interrato.
STUDIO DELLE TIPOLOGIE
TAGLIO
|
UTENTI
|
Mq
|
POSIZIONE
|
UPGRADE
|
UTENTI
|
Mq
|
N° TAGLI
|
T1
|
2
|
47
|
corpo alto ballatoio
|
si
|
3
|
56
|
49
|
T2
|
1
|
40
|
torre
|
no
|
|
|
16
|
T3
|
1
|
40
|
ballatoio / piano terra
|
no
|
|
|
40
|
T4
|
4
|
75
|
ballatoio
|
no
|
|
|
3
|
T5
|
4
|
74
|
corpo alto
|
letto studio
|
|
|
16
|
T6
|
5
|
89
|
ballatoio / piano terra
|
letto studio
|
|
|
3
|
T7
|
5
|
89
|
corpo alto
|
si
|
6
|
99
|
3
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
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TOTALE
|
|
130
|
Questi tagli si caratterizzano attraverso una logica progettuale che privilegia le superfici a diretto contatto con l’esterno e la presenza di spazi centrali attrezzati per la parte impiantistica e distributiva. La scelta di collocare i corpi scala in posizione centrale è stata pensata proprio per liberare le facciate da questi ed altri ingombri e consentirne il pieno utilizzo abitativo, garantendo quindi un’ampia libertà espressivo-compositiva. Tutti i vani di servizio che presentano la necessità di areazione, vengono quindi collocati con l’affaccio in loggia di pertinenza. Molto ampia è la superficie dedicata a balconi e logge, per migliorare le situazioni di comfort abitativo e garantire una buona vista sul parco e sul complesso.
ASPETTI CARATTERISTICI E FLESSIBILITA’ DELL’ EDIFICIO
La forte spina centrale strutturale dell’edificio che contiene le scale e le componenti impiantistiche e distributive, consente l’aggregazione delle tipologie abitative in maniera libera da altri vincoli, e porta a determinare le facciate altrettanto liberamente. Le scelte tipologiche del progettista o della committenza possono quindi trovare espressioni sempre pertinenti dal punto di vista compositivo svincolate come sono da queste limitazioni. Ogni singolo piano è libero di riconfigurarsi a seconda delle esigenze e delle tipologie presenti nel piano stesso e questo porta alla possibile modificazione di tutte le facciate o di porzioni di esse. L’edificio è quindi vivo, sensibile e capace di reagire alle trasformazioni.
Le logge in particolare conferiscono una peculiare caratteristica all’edificio, in quanto una parte significativa di esse con l’aggiunta di un semplice serramento (portafinestra) può all’occorrenza essere tramutata in camere da letto o stanza equivalente con superficie utile di 10 mq. Questa elasticità viene incontro alle richieste di modifica degli appartamenti che inevitabilmente vengono a crearsi con la rotazione degli inquilini o per il semplice incremento demografico delle famiglie residenti. Questo però incide in maniera marginale sul prospetto che quindi può assorbire qualsiasi trasformazione senza problemi compositivi o tecnici.
TECNOLOGIE E RISPARMIO ENERGETICO
Ci è sembrato importante impostare le scelte progettuali tenendo conto delle nuove tecnologie applicate all’edilizia con particolare attenzione al risparmio energetico, al confort abitativo ed alla riduzione della manutenzione conservativa dell’edificio. Dato l’orientamento del lotto, gli edifici sono stati disposti in maniera da ricevere un’ equilibrato irraggiamento solare e termico nei periodi favorevoli dell’anno, e di contro, abbiamo fornito una protezione speciale contro la perdita termica delle facciate più sfavorevoli. Per ridurre al minimo il problema della dispersione termica nei muri delle facciate Nord-Ovest e Nord-Est sono state ridotte al minimo le superfici vetrate (massima dispersione termica) mentre le facciate Sud-Ovest più esposte al sole sono state pensate con ampie superfici vetrate in grado di assorbire e diffondere la radiazione termica fino al cuore stesso degli edifici. Un corretto sistema di isolamento dei muri perimetrali dello spessore di 8 cm. consente di abbattere ulteriormente le perdite di calore, garantendo un risparmio energetico notevole. Questo semplice espediente porta quindi a diminuire le spese di gestione dell’edificio del 61% a fronte di un lieve aumento di spesa in fase di costruzione del 1%, ma questo investimento iniziale viene ripagato in 2 anni e considerata la vita media degli edifici di progetto il risparmio è conseguentemente notevole negli anni.
Un altro sistema adottato per il risparmio energetico e la produzione dell’acqua calda sanitaria attraverso un sistema solare termico. Dotando di collettori solari le coperture non praticabili dei corpi di fabbrica più alti, si può scaldare l’acqua calda destinata al sistema sanitario delle abitazioni. I collettori solari infatti lavorano bene anche in inverno con le basse temperature e quindi il risparmio sarà maggiore ed i costi di ammortamento saranno più bassi. Questi sistemi non sono completamente autonomi, ma vanno ad integrare le fonti di energia già esistenti quali le caldaie inserendosi facilmente in tali impianti. Il sistema prevede uno scambiatore di energia che in caso di sovrapproduzione estiva vada ad integrare l’alimentazione dell’impianto di raffrescamento e di raffreddamento.
Per la climatizzazione degli edifici si utilizzeranno dei pavimenti radianti che risolvono efficacemente sia il problema del riscaldamento che quello del raffrescamento estivo delle abitazioni, e in più essendo sganciati dalle superfici verticali quali muri perimetrali e tamponamenti interni, garantiscono il grado di elasticità e flessibilità dei moduli abitativi rispetto alle potenzialità di trasformazione degli spazi che li caratterizzano. L’impianto di questi pannelli sarò integrato con quello solare-termico di produzione di acqua calda sanitaria appena descritto in modo da assorbire il surplus di energia eventualmente prodotta nel periodo estivo da quest’ultimo, contribuendo in maniera determinante al risparmio energetico.